In caso di patologie della tiroide si ricorreva spesso alla rimozione.
L'incidenza negativa poi era notevole.
Si rimaneva legati a vita ad una terapia farmacologica sostitutiva.
La chirurgia mini invasiva oggi, invece, consente di asportare i noduli tiroidei in maniera veloce, con una rapidissima ripresa del paziente.
Ne parliamo con il dottor Fedele De Marino, specialista in medicina interna, ecografia interventistica ed operativa.
Opera presso la clinica Santa Rita in Atripalda (AV) – gruppo "La Nuova Domiziana spa".
Un medico da record: in Italia è lui che esegue più operazioni in mini invasiva, la cosiddetta termoablazione, con più di 200 casi annui.
Noduli tiroidei, cosa sono?
Come notare un ingrossamento?
La tiroide svolge una funzione multipla, è una ghiandola che produce ormoni, è coinvolta nella regolazione di gran parte del metabolismo ed è essenziale per l'organismo e per lo sviluppo del sistema nervoso.
La tiroide controlla numerose funzioni chiave del nostro corpo: temperatura corporea, peso, umore, pigrizia, battito cardiaco e motività intestinale.
I noduli tiroidei sono masse o protuberanze che si sviluppano nella stessa tiroide.
Il nodulo è visibile solo se comporta danno estetico, altrimenti il rigonfiamento si nota solo con controllo ecografico.
Questa tumefazione si genera nella parte anteriore del collo, perché la tiroide poggia esattamente sulla trachea.
Quando andare dal dottore?
Dal dottore, come dicevamo, si va in presenza di una tumefazione, un rigonfiamento o quando c'è una predisposizione alla patologia per familiarità.
In questo caso bisogna sottoporsi a visite mediche, facendo un dosaggio ormonale per riscontro funzionale della ghiandola ed una ecografia per un eventuale riscontro di patologia nodulare.
Quali sono i segnali da non sottovalutare?
I cosiddetti campanelli d'allarme?
La patologia nodulare si riscontra non solo con una tumefazione ma un campanello d'allarme si accende quando il paziente riferisce senso di costrizione al collo oppure difficoltà al respiro e nella deglutizione.
In questo caso bisogna subito andare dal medico specialista.
Qual è la miglior terapia?
La migliore terapia sicuramente non è quella ormonale.
In quanto oramai è dimostrato da anni che il tentativo di ridurre noduli con queste terapie ha una possibilità di risposta del 2%.
O i noduli restano sotto controllo in osservazione o, dove c'è necessità, si interviene chirurgicamente.
E qui sorgono due possibilità.
O la chirurgia generale o la mini invasività.
Va premesso che i noduli della tiroide sono al 95% benigni, patologia che interessa prevalentemente le donne con un rapporto donna – uomo 5 a 1.
Negli ultimi anni le metodiche mini invasive hanno fortemente ridotto l'asportazione totale dalla tiroide dei noduli benigni.
Queste ultime tecniche permettono il rispetto anatomico e funzionale della ghiandola senza rischi anestetici (al massimo si esegue una sedazione per i pazienti più ansiosi), e con una ripresa immediata alla vita normale.
A cura del Dott. Fedele De Marino