linguaggio del corpo del gatto

Linguaggio del corpo del gatto: per capire (anche) la sua salute

Il linguaggio del corpo del gatto è una chiave preziosa per comprendere emozioni, bisogni e, talvolta, anche segnali di malessere. Se vivi con un felino, sai quanto sia silenzioso e misterioso. Eppure, osservando attentamente postura, coda, orecchie e sguardi, puoi decifrare molto di ciò che il tuo amico a quattro zampe sta cercando di comunicarti.

In questo articolo ti aiutiamo a leggere meglio i suoi comportamenti quotidiani, con un focus particolare sui segnali che potrebbero rivelare problemi di salute.

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Linguaggio del corpo del gatto: la postura dice molto

Uno dei primi aspetti da osservare è la postura generale del gatto.

Un gatto rilassato avrà il corpo disteso, la pancia in vista e le zampe allungate. Un segnale chiaro che si sente al sicuro. Al contrario, se lo vedi raggomitolato, contratto o con la schiena inarcata, qualcosa non va. In particolare, una postura rannicchiata e rigida, associata a scarsa mobilità, può indicare dolore addominale o malessere interno.

Anche la posizione delle zampe posteriori e anteriori è significativa: se le tiene sempre sotto il corpo, in posizione “a sfinge”, potrebbe cercare di proteggersi.


Linguaggio del corpo del gatto: attenzione a coda e orecchie

La coda del gatto è un vero e proprio barometro emotivo. Se la muove lentamente e con fluidità, è incuriosito o rilassato. Ma se vibra nervosamente o si gonfia a “bottiglia”, allora è agitato, impaurito o arrabbiato.

Le orecchie puntate in avanti denotano attenzione o tranquillità. Se invece sono schiacciate all’indietro, il tuo gatto è in stato di difesa o sta provando dolore. In molti casi, orecchie basse e tremolanti possono indicare fastidi cronici o infiammazioni in corso.


Lo sguardo e la posizione degli occhi

Uno sguardo fisso e dilatato non sempre è sinonimo di attenzione. Se gli occhi restano spalancati troppo a lungo, o se il gatto tende a tenere una palpebra abbassata, potrebbe esserci un problema di tipo neurologico, oculare o sistemico.

Un gatto che ammicca lentamente invece sta comunicando affetto e benessere. Prova a restituirgli lo stesso gesto: spesso lo interpreterà come un segno di fiducia reciproca.


Tutti i segnali legati al dolore

Quando un gatto prova dolore, non lo comunica vocalmente come farebbe un cane. Il suo linguaggio del corpo, però, cambia drasticamente:

  • Riduce i movimenti
  • Si nasconde più spesso
  • Tiene la testa bassa
  • Evita il contatto

Altri segnali importanti sono il leccamento eccessivo di una parte del corpo o l’irrigidimento improvviso durante la manipolazione. Tutti segnali che indicano la necessità di una visita veterinaria.


Linguaggio del corpo del gatto: quando preoccuparsi?

Se noti un cambiamento improvviso e duraturo nel comportamento non verbale del tuo gatto – come una posizione insolita, un’andatura incerta, un’improvvisa aggressività o apatia – non trascurarlo.

Spesso, un malessere viene espresso prima con il linguaggio del corpo, poi con sintomi più evidenti. Imparare a osservare questi segnali precoci può fare la differenza per la diagnosi e la cura.


Anche i professionisti devono leggere il linguaggio del corpo del gatto

Conoscere il linguaggio del corpo del gatto è utile non solo ai proprietari, ma anche ai medici veterinari, agli operatori sanitari e ai tecnici comportamentali. Riuscire a cogliere segnali sottili durante una visita permette di ridurre lo stress del paziente felino, migliorando sia la diagnosi che la compliance.

La comunicazione non verbale, infatti, resta un territorio ancora poco esplorato, ma fondamentale per avvicinarsi al gatto nel modo corretto.


Imparare per aiutare il tuo pet

Imparare a riconoscere il linguaggio del corpo del gatto ti aiuterà a costruire un rapporto più profondo con lui, ma soprattutto a prenderti cura della sua salute in modo consapevole.

Osserva, ascolta e, quando noti qualcosa di strano, fidati del tuo istinto: il tuo gatto ti sta parlando, anche senza parole.

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