Salute delle donne significa oggi anche innovazione e tecnologia. Negli ultimi anni, un settore emergente, il FemTech, sta rivoluzionando il modo in cui affrontiamo il benessere femminile, offrendo soluzioni mirate a condizioni e patologie specifiche delle donne. Ma cos’è esattamente il FemTech e perché sta attirando così tanto interesse a livello globale?
Fem Tech: la nuova frontiera della salute delle donne
Il termine FemTech nasce nel 2016 grazie a Ida Tin, imprenditrice danese e fondatrice dell’app Clue per il monitoraggio delle mestruazioni. Con il tempo, il settore è cresciuto, integrando tredici segmenti differenti che combinano dispositivi medici, diagnostica, software, app e prodotti studiati per esigenze specifiche come la salute riproduttiva e la menopausa. L’obiettivo? Migliorare concretamente la salute delle donne attraverso soluzioni innovative, personalizzate e tecnologicamente avanzate.
Il mercato globale del FemTech
Negli ultimi dieci anni, il FemTech ha registrato una crescita straordinaria. Le stime parlano di un mercato compreso tra i 10 e i 50 miliardi di dollari, con tassi di crescita annui tra il 15 e il 18% fino al 2030. Questa espansione mostra quanto siano urgenti e rilevanti le sfide legate alla salute delle donne e quanto le tecnologie possano rispondere a esigenze finora trascurate.
Startup e innovazione in Italia
Anche in Italia il settore sta prendendo forma. L’Osservatorio FemTech ha censito 92 startup e imprese attive, prevalentemente di piccole dimensioni e gestite da donne. Il 45% delle aziende è stato fondato negli ultimi due anni, mentre la concentrazione geografica maggiore è nel Nord Italia. Queste realtà puntano a colmare lacune storiche della medicina tradizionale, affrontando temi come menopausa, endometriosi, sindrome premestruale e salute materna.
Perché investire nel FemTech è fondamentale per la salute delle donne
Nonostante i progressi, la salute delle donne continua a ricevere meno attenzione negli investimenti e nella ricerca. Ad esempio, le donne vivono più a lungo degli uomini, ma trascorrono circa nove anni in più in cattiva salute. Inoltre, molte patologie femminili, come malattie autoimmuni, cancro cervicale o Alzheimer, ricevono una percentuale minima dei finanziamenti alla ricerca. Il FemTech interviene proprio in questo gap, sviluppando tecnologie e servizi che rispondono a bisogni specifici e spesso trascurati.
FemTech e ricerca epigenetica per la salute delle donne
Oltre a dispositivi e app, il FemTech si interessa anche di ricerca avanzata. Progetti come EpiWE (Epigenetics for WomEn) studiano gli effetti della violenza di genere sulla struttura genetica delle donne, monitorando modificazioni biologiche difficili da rilevare. Questo approccio consente di sviluppare protocolli terapeutici personalizzati, migliorando la prevenzione e il trattamento delle conseguenze a lungo termine su salute fisica e mentale.
FemTech: una rivoluzione concreta
In sintesi, il FemTech non è solo tecnologia: è una vera e propria rivoluzione nella salute delle donne, capace di combinare innovazione scientifica, digitale e sociale. Dai dispositivi medici agli studi epigenetici, ogni iniziativa mira a rendere la cura della donna più precisa, personalizzata e efficace. Grazie a startup, ricerca e app dedicate, le donne oggi hanno strumenti concreti per monitorare, prevenire e migliorare la propria salute, colmando un divario storico con la medicina tradizionale.
Il futuro del FemTech è promettente: con investimenti crescenti e attenzione globale, la tecnologia e la scienza stanno finalmente mettendo al centro la salute delle donne, riconoscendone l’unicità e le necessità specifiche.
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